venerdì 31 luglio 2009
mercoledì 8 luglio 2009
domenica 26 aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
Colonna montata provvisoriamente prima della smaltatura:
Prime due mani di fondo di smalto con un bianco craquelé:
La smaltatura è stata eseguita sulle colonne montate.
Per la colonna di dodici singoli dodecaedri ho usato un pennello marcando il passaggio da un pezzo all'altro.
Per la colonna composta da quattro pezzi di tre dodecaedri ognuno, ho usato una grossa pennellessa da imbianchino e ho distribuito gli smalti con energici getti a circa un metro dal pezzo.
Prime due mani di fondo di smalto con un bianco craquelé:
La smaltatura è stata eseguita sulle colonne montate.
Per la colonna di dodici singoli dodecaedri ho usato un pennello marcando il passaggio da un pezzo all'altro.
Per la colonna composta da quattro pezzi di tre dodecaedri ognuno, ho usato una grossa pennellessa da imbianchino e ho distribuito gli smalti con energici getti a circa un metro dal pezzo.
giovedì 19 febbraio 2009
STORIA FOTOGRAFICA DELL'ESECUZIONE COMPLETA: una stele di dodici dodecaedri in grès, altezza totale circa 220 cm(1 x 12). Ho eseguito anche una versione formata da quattro pezzi composti ognuno da tre dodecaedri saldati (3 x 4), l'altezza è simile alla colonna con i pezzi singoli separati. Questo blog ne descrive la creazione a partire dalla formazione dello stampo in gesso, il modellaggio delle forme, la prima cottura a 960°C, la smaltatura, la seconda cottura a 1260°C e la messa in posa esterna.
Creazione di uno stampo in gesso dodecaedrico partendo da un modello in cartone:
Dopo la creazione dello stampo si inizia a lavorare con l'argilla. La lavorazione è iniziata il 9 gennaio 2009 e terminata il primo febbraio. 
Le lastre con uno spessore predefinito vengono lasciate asciugare per indurirsi su lastre in gesso per circa 24 ore. Dopodiché si creano le 12 facce pentagonali in argilla che vengono montate e saldate nello stampo chiuso in gesso: 
Lo stampo viene lasciato chiuso per una giornata: 
Apertura dello stampo, estrazionme del dodecaedro in argilla, prime regolazioni della forma e preparazione per la chiusura del dodecaedro con una faccia messa a parte preventivamente: 
Lo stampo viene pulito e fatto asciugare (circa una notte): 
La saldatura si esegue prima bucando le due parti da saldare, si bagnano abbondantemente e si aggiunge la barbottina (argilla liquida): 
Una volta chiuso il dodecaedro è molto resistente e può sopportare le stimolazioni di pressione per correzioni e sagomature con spatola e pennello: 
VIDEO DELLA RIFINITURA A STECCA:
VIDEO DELLA RIFINITURA A PENNELLO:
Le basi opposte orizzontali vengono regolate ruotando il pezzo con una lastra per controllarne l'allineamento:
Il dodecaedro chiuso, regolato e lisciato è messo sotto plastica e posto a riposo per circa due giorni. 
Raggiunta la corretta consistenza può essere aperto (sulla faccia aggiunta e la sua opposta), timbrato, numerato e rimesso a riposo per una lenta e progressiva essicazione controllata che può durare anche un mese: 
Approfittando dell'ambiente in atelier già pronto per l'esecuzione di una colonna ne ho montata un'altra costruendo la stessa forma ma non più con dodici pezzi separati bensì con quattro pezzi formati ciascuno da tre dodecaedri saldati fra di loro: 
La versione con tre pezzi saldati durante l'essicazione: 
Biscotto: cottura in forno a gas a 960°C. Ho eseguito una precottura tenendo il forno semiaperto a 100-120°C per circa sette ore per un'essicazione completa. Il biscotto è avvenuto il 9 marzo 2009 e la lenta salita in temperatura è durata circa dieci ore. 
Creazione di uno stampo in gesso dodecaedrico partendo da un modello in cartone:
Dopo la creazione dello stampo si inizia a lavorare con l'argilla. La lavorazione è iniziata il 9 gennaio 2009 e terminata il primo febbraio. 
Le lastre con uno spessore predefinito vengono lasciate asciugare per indurirsi su lastre in gesso per circa 24 ore. Dopodiché si creano le 12 facce pentagonali in argilla che vengono montate e saldate nello stampo chiuso in gesso: 
Lo stampo viene lasciato chiuso per una giornata: 
Apertura dello stampo, estrazionme del dodecaedro in argilla, prime regolazioni della forma e preparazione per la chiusura del dodecaedro con una faccia messa a parte preventivamente: 
Lo stampo viene pulito e fatto asciugare (circa una notte): 
La saldatura si esegue prima bucando le due parti da saldare, si bagnano abbondantemente e si aggiunge la barbottina (argilla liquida): 
Una volta chiuso il dodecaedro è molto resistente e può sopportare le stimolazioni di pressione per correzioni e sagomature con spatola e pennello: 
VIDEO DELLA RIFINITURA A STECCA:VIDEO DELLA RIFINITURA A PENNELLO:
Le basi opposte orizzontali vengono regolate ruotando il pezzo con una lastra per controllarne l'allineamento:
Il dodecaedro chiuso, regolato e lisciato è messo sotto plastica e posto a riposo per circa due giorni. 
Raggiunta la corretta consistenza può essere aperto (sulla faccia aggiunta e la sua opposta), timbrato, numerato e rimesso a riposo per una lenta e progressiva essicazione controllata che può durare anche un mese: 
Approfittando dell'ambiente in atelier già pronto per l'esecuzione di una colonna ne ho montata un'altra costruendo la stessa forma ma non più con dodici pezzi separati bensì con quattro pezzi formati ciascuno da tre dodecaedri saldati fra di loro: 
La versione con tre pezzi saldati durante l'essicazione: 
Biscotto: cottura in forno a gas a 960°C. Ho eseguito una precottura tenendo il forno semiaperto a 100-120°C per circa sette ore per un'essicazione completa. Il biscotto è avvenuto il 9 marzo 2009 e la lenta salita in temperatura è durata circa dieci ore. 
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